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Compagnie aeree ed aeroporti europei chiedono certezze
European airlines and airports call for stability
Boeing B.757-258 ER 4X-EBI della Israir, fotografato nel gennaio 2003. (Aeromedia)
Boeing B.757-258 ER 4X-EBI of Israir, January 2003. (Aeromedia)
Gli attuali sviluppi geopolitici e le minacce di guerra stanno creando grande preoccupazione nel settore del trasporto aereo. Vettori ed aeroporti necessitano di un quadro stabile di sicurezza e di validi strumenti assicurativi in caso di guerra o di attacchi terroristici. E' necessario che, in presenza di questi gravi rischi, la struttura decisionale sia pronta e coordinata. Tutte le politiche che interessano l'aviazione commerciale devono essere adeguate alla situazione e dotate del necessario finanziamento. Occorre rapidamente preparare un piano d'emergenza per gestire la crisi.
Per questo motivo, le compagnie aeree e gli aeroporti europei richiedono con forza all'Unione Europea, agli Stati membri ed agli altri governi europei di assorbire i costi diretti ed indiretti derivanti dall'aumento delle misure di sicurezza antiterrorismo messo in atto in vista di un conflitto. Aeroporti ed aerolinne chiedono inoltre ai governi del Vecchio Continente, agli Enti della Comunitā ed all'industria di istituire un gruppo di lavoro multidisciplinare per guidare e coordinate tutte le attivitā nel settore della lotta al terrorismo, in modo da migliorare lo scambio di informazioni ed evitare la duplicazione delle iniziative. L'industria del trasporto aereo sollecita la Commissione Europea a prendere una posizione netta nel campo delle assicurazioni conto terzi in caso di guerra o terrorismo, spingendo i governi nazionali a risolvere in modo definitivo le persistenti incognite su questo argomento.
Philippe Hamon, Direttore Generale dell'ACI (Airports Council International) Europe: "Nei quindici mesi trascorsi dall'11 settembre, data che ha cambiato l'aviazione commerciale, compagnie ed aeroporti in tutta Europa hanno speso milioni di euro per mettere in atto nuove misure di sicurezza. L'applicazione di queste nuove e decisive procedure implica l'acquisto di apparecchiature sofisticate, la modifica di infrastrutture preesistenti, l'utilizzo di risorse addizionali e l'addestramento di personale. Questi costi non devono scaricarsi completamente sugli aeroporti o sui passeggeri. Il finanziamento delle nuove misure di sicurezza deve piuttosto essere sopportato dai governi, il cui dovere morale č quello di garantire una coerente politica antiterrorismo e di difendere i benefici sociali ed economici generati dal trasporto aereo."
Ulrich Schulte-Strathaus, Segretario Generale dell'AEA (Association of European Airlines): "L'aviazione internazionale richiede soluzioni internazionali. Perfino dopo l'11 settembre 2001, le compagnie assicuratrici possono cacellare, con pochissimo preavviso, le coperture assicurative per danni a terzi in caso di guerra e terrorismo. Il governo americano ha invece adottato precise misure per garantire che la propria aviazione commerciale sia sempre coperta dai rischi, ed a costi accettabili. Questo fatto condiziona anche l'equilibrio complessivo dell'intero comparto. Nel caso si scateni un conflitto internazionale, i governi europei devono prepararsi ad intervenire in modo simile e risolvere, anche al di qua dell'Atlantico, la delicata situazione assicurativa del trasporto aereo.

(Da un comunicato stampa congiunto ACI Europe/AEA, Brussels (Belgio) - 31 gennaio 2003)

Present geopolitical developments are causing major concerns within the air transport industry in face of conflict. Airlines and airports today call for a stable framework of security and insurance measures in the event of a war or terrorist attack. It is imperative that, in the face of these new threats, decision making is well planned and coordinated. All policies impacting the commercial aviation industry must be both decisive and well funded - a final contingency plan is urgently needed.
Therefore, Europe's airlines and airports urge the EU, Member States and other European governments to absorb the direct and indirect costs resulting from enhanced anti-terrorist security measures reinforced in the wake of a war. Airports and airlines also request European governments, EU bodies and industry to establish a multi-disciplinary working group to lead/coordinate the overall activities and policies regarding anti-terrorist security within the EU, in order to improve communication and avoid duplication of efforts. The European air transport industry call on the European Commission to take decisive action on third-party war and terrorism insurance, allowing European governments immediately to step in until a viable, long-term solution to the insurance crisis can be established.
Philippe Hamon, Director General, ACI EUROPE: "During the 15 months since the 9/11 terrorist attacks transformed global aviation, airlines and airports across Europe have spent millions of euro implementing new security measures. Application of these crucial new procedures entails the purchase of sophisticated technology, implementing major infrastructural changes, employing additional resources and significant staff training. These costs must not be passed directly onto airports or air passengers. Rather, the financing of new security measures must be shouldered by governments, whose moral duty it is to ensure a coherent policy against terrorism, and to defend the social and economic benefits of aviation."
Ulrich Schulte-Strathaus, Secretary General, AEA: "International aviation requires international solutions. Even after 11 September 2001, insurers can still withdraw third-party war and terrorism insurance cover at short notice. The US government has taken key measures to ensure that its aviation industry will continue to be insured at the lowest possible cost. This affects the entire worldwide aviation industry. In the event of an international conflict, European governments must be prepared to immediately step in and provide the framework for a long-term solution to the insurance crisis in Europe as well."

(From a joint ACI Europe/AEA press release, Brussels (Belgium) - January 31, 2003)