AEROMEDIA
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Breve storia del G 222
G 222 brief History
Il primo prototipo dell'Aeritalia G 222 MM582 (N.C. 4001) in atterraggio a Torino/Caselle nel novembre 1972. Il velivolo affettuò il roll out il 14 maggio 1970 e - come si usava una volta - volò per la prima volta quattro giorni dopo, nelle mani dei collaudatori Sanseverino e Trevisan. Potenziato da due turboeliche “provvisorie” General Electric CT64-820 da 2.970 shp, il primo G 222 svolse un intenso ciclo di voli ditta e, il 21 dicembre 1971, fu affidato al Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare, con codice RS-06. L’aereo fu radiato dal servizio il 22 ottobre 1980. (Aeromedia)
The first prototype Aeritalia G 222 MM582 (c/n 4001) lands at Turin/Caselle airport in November 1972. It made its roll out on May 14, 1970 and flew for the first time four days later - the usual way in those times - in the hands of test pilots Cdr.s Sanseverino and Trevisan. Powered by two “provisional” 2,970 shp General Electric CT64-820 turboprop engines, the first G 222 underwent an intensive trial phase and, on December 21, 1971, was delivered to the Italian Air Force Flight Test Unit (individual unit code RS-06) for evaluation. The aircraft was phased out on October 22, 1980. (Aeromedia)
Il 22 novembre 1962 la FIAT rendeva ufficialmente noto il progetto di un nuovo aereo da trasporto militare denominato G.222 Cervino. La lettera "G", ovviamente, si riferiva al capo progettista Giuseppe Gabrielli ed il numero “22” al NATO Basic Military Requirement 22 (NBMR 22) che definiva il requisito per un nuovo velivolo militare da trasporto tattico. La sigla era anche un richiamo evidente al trimotore G.212, il precedente aereo da trasporto realizzato dalla FIAT. Il progetto originale del G 222 subì una lunga evoluzione: all'inizio aveva la fusoliera a sezione quadrata ed enormi gondole alari con motore turboelica e getti di sostentamento che avrebbero garantito caratteristiche V/STOL. Alla fine la configurazione generale del G 222 risultò molto simile, turboeliche a parte, a quella del Fairchild C-123 Provider.
Nel 1969 la Divisione Aviazione FIAT (eccetto l'attività motoristica), la Salmoiraghi (settore avionico) e la statale Aerfer si fusero per dar vita all'Aeritalia. Il primo dei due prototipi dell'Aeritalia G 222 (N.C. 4001 e MM582) effettuò il suo primo volo, dall'aeroporto di Torino/Caselle, il 18 maggio 1970, pilotato dai collaudatori Sanseverino e Trevisan. Pochi giorni dopo, il nuovo aereo “Torinese” diventava l'indiscussa vedette del 4° Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio, tenutosi presso lo stesso aeroporto.
Lo sviluppo e l'inizio della produzione di serie si protrassero per diversi anni, in attesa di un primo ordine dell'Aeronautica Militare per 44 esemplari. Dal punto di vista industriale, il programma G 222 coinvolgeva l'intero comparto aeronautico nazionale, comprese Piaggio (cassone alare), Macchi (semiali esterne), SIAI Marchetti (impennaggi), Fiat ed Alfa Romeo Avio (motori T64), SACA, Magnaghi ed altre ditte di equipaggiamenti facenti parte del consorzio Cirsea.
Finalmente, nel 1978, i primi G 222 dell'AMI entrarono in servizio con il 2° ed il 98° Gruppo di quella che all'epoca si chiamava 46a Aerobrigata. L'impiego principale dei G 222 dell'AMI ha compreso, oltre ai compiti di trasporto generale, il supporto a missioni umanitarie, di protezione civile e pacificazione in paesi lontani come Somalia, Libano e Timor Est. Gran parte dei G 222 sono stati radiati entro il settembre 2005. Oggi resta operativo soltanto l'unico esemplare di G 222VS (Versione Speciale), con compiti di Guerra Elettronica.
I primi dodici G 222, compresi i prototipi, vennero assemblati a Torino. Nel 1977, la linea di assemblaggio venne trasferita nelle ex officine Aerfer nell'area napoletana. Nel frattempo, il G 222 si era aggiudicato alcuni contratti export, sempre in competizione con il pariclasse De Havilland Canada DHC-5 Buffalo. Epica fu la gara per la commessa - persa - alle Forze Aeree Egiziane. Furono venduti 3 esemplari all'Argentina (Comando de Aviacion Ejercito), 8 al Venezuela (tra Esercito ed Aeronautica), 2 alla Somalia, 1 al Dubai, 5 alla Nigeria, 20 alla Libia (G 222L con motori Rolls-Royce Tyne Mk 801 per ovviare all'embargo USA), 10 - ribattezzati C-27A - all'USAF ed infine 6 alla Tailandia. Considerando un ulteriore ordine da parte dell'AMI, la produzione complessiva del G 222 si fermò a 110 esemplari di serie, suddivisi in vari modelli e versioni dedicate come Radiomisure, Guerra Elettronica, Antincendio e Protezione Civile. L'ultimo esemplare, il serie 710 N.C. 4112, fu consegnato alle Forze Aeree Tailandesi - identificativo "60312" - il 25 marzo 1996, con partenza per Bangkok il successivo 1° aprile.
Due G 222 sono stati utilizzati per la fase di sviluppo iniziale del C-27J. Il primo è stato N.C. 4043 (I-CERX), banco prova volante per le nuove turboeliche Rolls-Royce AE 2100D2. Il suo primo volo, dopo la modifica, avvenne a Torino/Caselle il 24 settembre 1999. Il 21 settembre 2000, I-CERX riportò danni estesi in atterraggio a Caselle, tanto da essere poi demolito nel 2006. Il G 222 N.C. 4033 (ex AMI 46-27) venne invece modificato nel 2000 come C-27J e volò per la prima volta a Caselle l’8 settembre di quell’anno ( come M.M.C.S.X.62127). Esso è attualmente utilizzato come dimostratore dalla ditta costruttrice. Infine i sei G 222 di fine produzione furono completati come C-27J di serie.
Il G 222 è ancora in servizio con alcune forze aeree come la Nigerian Air Force, la Royal Thai Air Force, l’Ejercito Argentino, l’US Department of State (che ha rilevato i C-27A dell’USAF) oltre all’unico G 222VS dell’AMI.
Il contratto di vendita dei C-27J all’Aeronautica Militare stabiliva la restituzione all’Alenia Aeronautica dei G 222 ancora in servizio. Oggi il costruttore è attivamente impegnato nella commercializzazione di questi velivoli. Un primo esemplare è stato venduto alla Nigerian Air Force, nel quadro del programma di rimessa in servizio dei cinque esemplari consegnati al paese africano nel 1984 e 1985. Il secondo cliente è l’USAF che, a sua volta, passerà diciotto esemplari al neonato Afghanistan National Army Air Corps (ANAAC).

On November 22, 1962, the official presentation took place of the FIAT G.222 Cervino project, where “G” stands for the surname of the chief-designer Giuseppe Gabrielli and “22” as number of order of the NATO Basic Military Requirement “NBMR 22” for a new tactical transport aircraft. The designation was recalling the the previous three-engined G.212 of the ‘Fourthies. The original design of the G 222 had a long evolution, including the initial use of a square-section fuselage and two large wing nacelles with a turboprop combined with lift-jet engines promising V/STOL performance. Incidentally, the final design resulted very similar, in shape, to the piston-powered Fairchild C-123 Provider.
In 1969 the Divisione Aviazione FIAT (excluding the engine business), Salmoiraghi (avionics) and state-owned Aerfer merged to form Aeritalia. The first of two prototypes Aeritalia G 222 (s/n 4001 MM582) made its maiden flight on May 18, 1970, in the hands of test pilots Sanseverino and Trevisan, at Turin/Caselle, in time to be exhibed at the 4° "Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio" held in the same airport.
The Italian Air Force ordered a total of 44 aircraft, manufactured in collaboration with the whole Italian aviation industry including Piaggio (wingbox), Macchi (outer wings), SIAI Marchetti (empennages), Fiat and Alfa Romeo Avio (T64 engines), SACA, Magnaghi and other equipment manufacturers.
In 1978, the first Air Force’s G 222s entered service with 2nd and 98th Group of the then 46th Air Transport Wing. The main activity of the IAF's G 222 fleet included, besides general transport duties, the support to humanitarian, civil protection and out-of-area peace missions in countries as far as Somalia, Lebanon and Timor Est. All but one G 222 aircraft have been written-off by AMI within September 2005. The G 222VS - Versione Speciale/Special Version for Electronic Warfare - has been kept in service.
A total of 12 G 222 aircraft were manufactured by the Turin plant, including prototypes. In 1977, the assembly line was transferred to the former Aerfer factory in the Naples area. A number of export sales, in competition with the De Havilland Canada DHC-5 Buffalo, were achieved: Argentina - Comando de Aviacion Ejercito (3), Air Force and Army of Venezuela (8), Somalia (2), Dubai (1), Nigeria (5), Libya (20 G 222L with Rolls-Royce Tyne Mk 801 engines), USAF (10 C-27A models) and Thailand (6). Including a further order for the IAF, the total production of G 222 reached 110 series aircraft in a number of version and mission roles such as Navigation Aid Calibration, Electronic Warfare and Fire-Fighting. The last production aircraft, a -710 series c/n 4112, was delivered to Thai Air Force - as "60312" - on March 25, 1996, and departed to Bangkok on April 1.
Two G 222 aircraft have been used for the C-27J development phase. The first was s/n 4043 (I-CERX) - Rolls-Royce AE 2100D2 engine test bed. It was flown for the first time, in this form, on September 24, 1999, at Turin/Caselle airport. On September 21, 2000, this aircraft suffered a landing accident at Turin/Caselle and was eventually broken up in 2006. Former Italian Air Force G 222 s/n 4033 (46-27) was modified to full C-27J configuration and flew for the first time – as M.M.C.S.X.62127 - on September 9, 2000. It is now used as a demo and test aircraft by the manufacturer. The six end-production G 222s were also completed as C-27Js.
The G 222 is still operational within some air forces including Nigerian Air Force, Royal Thai Air Force, Ejercito Argentino, US Department of State (which operates former USAF's C-27As), Italian Air Force (in the Electronic Warfare VS version only).
According to the contract for the C-27J sale to the IAF, Alenia Aeronautica acqired back the remaining IAF G 222. Today the company is actively pursuing the sale of these second-hand aircraft. The first customer has been the Nigerian Air Force which has signed a contract including the purchase of one ex-Italian Air Force G 222 and the complete refurbishing of the five units received in 1984 and 1985. The second customer is USAF which will procure eighteen units to the newly formed Afghanistan National Army Air Corps (ANAAC).