AEROMEDIA
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Aerospazio e Difesa
Aerospace and Defence
AgustaWestland AW 139 I-ASAR della Airgreen, eliambulanza con pattini da neve. Torino/Aeritalia 2006. (Aeromedia)
AgustaWestland AW 139 I-ASAR of Airgreen - sky-equipped ambulance version. Turin/Aeritalia 2006. (Aeromedia)
  • Aeronautica - Alenia Aeronautica, Aermacchi: il settore Aeronautica comprende l’Alenia Aeronautica e le sue controllate, tra le quali l’Aermacchi, la Officine Aeronavali Venezia e la joint venture ATR, partecipata al 50%. Nel 2005 il valore della produzione è stato pari a 2.046 milioni di euro, in crescita di 132 milioni (+7%), rispetto al 2004 (1.914). L’incremento è dovuto alle maggiori attività sviluppate sul programma C-27J, con le prime consegne dei velivoli per la Grecia, avvenute a fine 2005 e al maggiore apporto del programma Eurofighter. Nel comparto civile in aumento le attività per il programma ATR, per le gondole motori e per l’A 380.
    Il risultato operativo (EBIT) al 31 dicembre 2005 ammonta a 166 milioni di euro, con un aumento di 49 milioni rispetto ai 117 milioni di euro del 2004. Il miglioramento, sia in valore assoluto, sia in termini di redditività operativa (ROS dell’ 8,1% contro il 6,1% del 2004), è dovuto principalmente al maggiore apporto della joint venture ATR, per effetto delle maggiori vendite, ed ai riconoscimenti di Boeing a conclusione dei negoziati sulla chiusura del programma B.757. Il comparto delle trasformazioni di velivoli commerciali continua a risentire di ridotti volumi di attività e di margini molto contenuti sulle commesse civili.
    Nel 2005 gli ordini sono stati pari a 3.230 milioni di euro rispetto ai 3.315 milioni dell’esercizio precedente che includevano l’ordine per la “seconda tranche” dell’Eurofighter per circa 2.100 milioni di euro. Tra i principali ordini del 2005 si menzionano, per il comparto della difesa, quelli relativi ai programmi Eurofighter, Tornado, AMX, G.222, JSF e per il comparto civile quelli del B.787 (circa 1.200 milioni di euro per 200 serie), della joint venture ATR (che ha venduto 80 velivoli), Falcon 2000, A 380, gondole motori e trasformazioni di aerei passeggeri in cargo.
    Il portafoglio ordini ammontava a 6.865 milioni di euro al 31 dicembre 2005, con una quota rilevante per programmi Eurofighter (55%), B.787 (17%), C-27J (6%), AMX (4%). Il portafoglio, che cresce di 1.490 milioni di euro (+28%) rispetto al dato di fine 2004 di 5.375 milioni, garantisce una copertura di circa l’ 80% della produzione prevista per il prossimo anno. L’organico è di 11.198 unità (+467 unità rispetto alle 10.731 unità del 2004). A fine 2005 le spese in Ricerca e Sviluppo ammontano a 405 milioni di euro, in crescita rispetto ai 372 milioni del 2004.

  • Elicotteri - AgustaWestland: Finmeccanica è, con AgustaWestland, leader dell’industria elicotteristica mondiale insieme con EADS (Eurocopter) e United Technologies (Sikorsky). A fine 2004 AgustaWestland ha avviato un piano di integrazione tra le realtà britanniche e italiane, con l’obiettivo di un miglioramento del risultato operativo di 50 milioni di euro a regime dalla fine del 2006.
    Valore della produzione: pari a 2.490 milioni di euro, in calo del 4% rispetto al 2004, a causa del diverso mix di valore di macchine consegnate, mentre sia il numero di unità prodotte (+53%) sia il valore dell’attività di supporto tecnico prodotto risultano superiori rispetto al 2004.
    Il risultato operativo (EBIT) del 2005 è pari a 272 milioni di euro con un incremento di 27 milioni rispetto 2004 (245 milioni di euro). Tale miglioramento è dovuto ai maggiori volumi sulle attività di supporto tecnico e all’effetto delle azioni avviate nell’ambito del processo di integrazione, che hanno in parte compensato i minori volumi produttivi sopra menzionati. Il ROS si attesta al 10,9% in crescita di circa 1,5 punti percentuali rispetto al 2004 (9,5 %).
    Gli ordini sono pari a 3.712 milioni di euro, in crescita del 105% rispetto ai 1.808 del 2004, grazie anche alla fornitura della prima tranche, per un valore di circa 900 milioni di euro, dell’elicottero US 101 destinato al trasporto del Presidente degli Stati Uniti ed all’elicottero AW 139 (circa 600 milioni di euro).
    Il portafoglio ordini ammonta a 7.397 milioni di euro, con un incremento di circa il 41% rispetto al 31 dicembre 2004 (5.238 milioni). La consistenza del portafoglio ordini è tale da garantire una copertura pari all’83% della produzione prevista nel prossimo anno. La composizione del portafoglio ordini al 31 dicembre 2005 è rappresentata per il 65% da elicotteri, per il 30% da attività di supporto e per il 5% da attività di engineering. Gli addetti a fine 2005 sono 8.531 unità, con un calo di 437 unità rispetto a fine 2004 (8.968 unità). Gli investimenti per Ricerca e Sviluppo sono pari a 436 milioni di euro (551 milioni nel 2004).

  • Spazio – Alcatel Alenia Space, Telespazio: i dati 2005 comprendono i primi 6 mesi di attività delle società Alenia Spazio e Telespazio, consolidate al 100%, ed i successivi 6 mesi di attività relative alle due nuove joint venture (Alcatel Alenia Space S.A.S. e Telespazio Holding S.r.l), consolidate con il metodo proporzionale rispettivamente al 33% ed al 67%. Pertanto i dati dell’esercizio in corso non risultano confrontabili con quelli dell’esercizio precedente.
    Alcatel Alenia Space S.A.S. concentra le attività sulla progettazione, sviluppo e produzione di sistemi spaziali, satelliti, infrastrutture orbitali, sistemi di trasporto spaziali, apparati, strumenti e sistemi di terra per applicazioni civili e militari. Telespazio Holding si dedica alla gestione e controllo in orbita di satelliti, alla gestione di centri di terra, alla fornitura di reti e servizi per telecomunicazioni, alle applicazioni multimediali e ad alto valore aggiunto, ai servizi di navigazione satellitare e di osservazione della Terra.
    Nel corso del 2005 il programma di navigazione satellitare Galileo ha avuto importanti sviluppi : il 5 dicembre 2005 è stato raggiunto l’accordo per l’assegnazione all’Italia di uno dei due Centri di Controllo della costellazione e della missione, che verrà realizzato al Fucino e di uno dei due Centri di valutazione delle performance, che sarà realizzato nell’area di Roma. Inoltre il 28 dicembre 2005 è stato lanciato Giove A, il primo dei due satelliti prototipi. Infine il 19 gennaio 2006 è stato firmato, tra ESA e Galileo Industries GmbH, il contratto del valore di circa 1.000 milioni di euro per lo sviluppo, la realizzazione ed il lancio dei primi quattro satelliti e per la costruzione della relativa infrastruttura di terra.
    Il valore della produzione, nel 2005, è pari a 736 milioni di euro, in flessione di circa il 5% rispetto all’esercizio precedente (775 milioni). EBIT: Il risultato operativo (EBIT) al 31 dicembre 2005 è pari a 26 milioni di euro, con un aumento di 3 milioni rispetto al 2004 (23 milioni). Il ROS migliora passando dal 3,0% del 2004 al 3,5%.
    Il totale degli ordini nel 2005 è di 599 milioni di euro, in calo di 451 milioni rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2004 (1.050 milioni), che beneficiava di circa 585 milioni di euro per la firma, avvenuta a fine 2004, del contratto per il programma Cosmo-SkyMed.
    Il portafoglio ordini, al 31 dicembre 2005, ammonta a 1.154 milioni di euro, con una riduzione del 18% circa rispetto a fine 2004 (1.413 milioni). La consistenza del portafoglio ordini è tale da garantire una copertura pari al 74% della produzione prevista nel prossimo anno. La composizione del portafoglio a fine 2005 è rappresentata per il 59% dalle attività manifatturiere (43% satelliti, 16% infrastrutture ed equipaggiamenti) e per il 41% dai servizi satellitari. Le spese in Ricerca e Sviluppo del 2005 sono di 79 milioni di euro (-19% rispetto al 2004). L’organico, al 31 dicembre 2005, è pari a 3.194 unità, rispetto alle 3.260 unità registrate al 31 dicembre 2004.

  • Elettronica per la difesa - Galileo Avionica, Selenia Communications, OTE, AMS, Sistemi Navali Internazionali, Elsag, Datamat: l’accordo siglato alla fine di aprile 2005 con BAE Systems ha profondamente mutato l’assetto del settore Elettronica per la Difesa di Finmeccanica, con la costituzione della Selex Sensors and Airborne Systems Spa, detenuta al 75% da Finmeccanica ed al 25% da BAE Systems, che raggruppa le attività di Galileo Avionica e quelle di Selex Sensors and Airborne Systems Ltd; la cessione a Finmeccanica del settore comunicazioni militari e protette di BAE Systems, confluite in Selex Communications e lo scioglimento della joint venture AMS con il ritorno delle attività italiane, ora Selex Sistemi Integrati, sotto il pieno controllo di Finmeccanica, che le consolida a partire dall’1/5/2005.
    A partire dal quarto trimestre 2005 il settore comprende anche Datamat, gruppo operante nella Information & Communication Technology applicata a Difesa, Spazio, Pubblica Amministrazione e, dall’inizio del 2005, le attività di Elsag (e sue controllate) che nel primo semestre 2005 ha acquisito il ramo d’azienda “Sicurezza” dalla Selex Communications e la società Space Software Italia da Alcatel Alenia Space.
    La differente tempistica nell’esecuzione delle operazioni sopra citate, la diversa contribuzione nel consolidato delle nuove realtà e l’indisponibilità dei dati dei periodi precedenti delle entità acquisite non rendono possibile un raffronto omogeneo tra i valori 2004 e quelli del 2005. E’ inclusa in questo settore anche la divisione operativa Sistemi Navali Internazionali di Finmeccanica che, dal 1° luglio, è stata ceduta alla Orizzonte Sistemi Navali SpA.
    Valore della produzione pari a 3.324 milioni di euro, con un incremento in valore assoluto di 1.251 milioni di euro (+60%), dovuto essenzialmente alla variazione del perimetro di consolidamento, in particolare all’acquisizione delle attività britanniche nell’avionica, mentre in termini di crescita organica (+14%) si registra un incremento diffuso nei diversi business del settore, tra i quali in particolare le attività nelle comunicazioni.
    Il risultato operativo (EBIT) beneficia della crescita registrata in tutti i comparti del settore (+23% la crescita organica), ma soprattutto degli effetti del cambiamento nel perimetro di consolidamento e si attesta a 269 milioni di euro, con un incremento di 114 milioni rispetto al 2004, che peraltro scontava alcuni oneri di natura non ricorrente correlati al riorientamento delle attività del settore Information Technology. Il ROS passa dal 7,5% all’8,1%, con un miglioramento di oltre mezzo punto percentuale ottenuto grazie agli effetti delle iniziative volte al recupero di efficienza e al contenimento dei costi. Tale effetto congiunturale verrà recuperato nei prossimi esercizi tramite la realizzazione di importanti sinergie derivanti dai progetti di integrazione e razionalizzazione del comparto avionico.
    Gli ordini ammontano a 4.627 milioni di euro (1.931 milioni nel 2004), cui contribuiscono in maniera significativa l’ordine per la Selex Sensors and Airborne Systems per il sistema DASS (Defensive Aids Sub System) per gli Eurofighter della seconda tranche (circa 1.200 milioni di euro). All’aumento contribuiscono anche in maniera significativa gli ordini per Selex Sistemi Integrati per i programmi VTS fase II, FREMM e MEADS per circa 400 milioni di euro.
    Il portafoglio ordini si attesta, al 31 dicembre 2005, a 6.946 milioni di euro, in crescita di oltre 4.000 milioni rispetto al 31 dicembre 2004, essenzialmente per effetto della variazione del perimetro di consolidamento. Tale valore garantisce una copertura del 72% della produzione prevista per il prossimo anno. L’avionica contribuisce per circa il 60% al portafoglio totale del settore, mentre le attività per i sistemi radar e di comando e controllo si attestano al 20% e quelle nel campo delle comunicazioni intorno al 15%. L’organico al 31 dicembre 2005 è di 19.786 (12.569 nel 2004). Gli investimenti per Ricerca e sviluppo sono pari a 501 milioni di euro rispetto ai 329 milioni del 2004.

  • Sistemi per la Difesa - Oto Melara, WASS, MBDA: Il settore dei Sistemi di Difesa presenta una domanda caratterizzata da forti ciclicità. Il comparto missilistico tende ormai a stabilizzarsi su una domanda mondiale valutata intorno ai 18 miliardi di dollari l’anno. L’offerta si presenta in questo settore molto concentrata, sia negli Stati Uniti che in Europa. MBDA ha compiuto un ulteriore passo di razionalizzazione della struttura dell’offerta grazie all’acquisizione, nei primi mesi del 2006, della società tedesca LFK. Per il comparto dei sistemi di difesa terrestri e navali, i recenti sviluppi geostrategici potrebbero favorire l’avvio di un processo di consolidamento dell’offerta, ancora frammentata soprattutto in Europa. Nel segmento subacqueo si sta evidenziando una crescente domanda per sistemi di sorveglianza avanzati di harbour protection e per la protezione delle principali unità navali.
    Il valore della produzione è a 1.154 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore del 2004. Il risultato operativo (EBIT), che si attesta a 112 milioni di euro, cresce rispetto al 2004 di 15 milioni di euro per effetto di attività più redditizie soprattutto nel comparto missilistico e dei benefici derivanti dai progetti di efficientamento avviati nei precedenti esercizi. Il ROS conseguentemente migliora di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
    Nel 2005 sono stati acquisiti ordini per 763 milioni di euro. Particolarmente significativi sono stati quelli per la progettazione e lo sviluppo del sistema mobile di difesa missilistica e antiaerea a medio raggio MEADS e quello per la fornitura dei sistemi missilistici per le nuove fregate multi-missione italo francesi FREMM.
    Il portafoglio ordini si attesta al 31 dicembre 2005 a 3.869 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2004 (-6%), e garantisce una copertura del 95% della produzione prevista per il prossimo anno. Il 66% del portafoglio ordini è relativo ad attività sui sistemi missilistici, il 25% a programmi del comparto dei sistemi di difesa terrestri e navali mentre per la parte residuale ai sistemi subacquei. L’organico al 31 dicembre 2005 è di 4.104 dipendenti, sostanzialmente in linea con il 2004. Le spese per Ricerca e Sviluppo sono pari a 268 milioni di euro (+35% rispetto ai 199 milioni nel 2004).
    (I dati relativi alla joint venture MBDA sono consolidati con il metodo proporzionale al 25%.)

  • Aeronautics - Alenia Aeronautica, Aermacchi: the aeronautics sector comprises Alenia Aeronautica and its subsidiaries, including Aermacchi, Officine Aeronavali Venezia and the ATR joint venture, in which Alenia owns 50%.
    Value of production was EUR 2,046 million in 2005, up EUR 132 million (+7%) vs. 2004 (EUR 1,914 million). This rise was due to greater activity in the C-27J programme, with the first deliveries of aircraft for Greece at the end of 2005, as well as a greater contribution from the Eurofighter programme. Production for the ATR programme, engine nacelles and the A 380 rose in the civil segment.
    EBIT came in at EUR 166 million, ain increase of EUR 49 million vs. 2004 (EUR 117 million). The improvement both in absolute terms and in terms of average profitability (EBIT margin of 8.1% vs. 6.1% in 2004) is mainly due to the greater contribution from the ATR joint venture, which posted higher sales, and payments from Boeing following the conclusion of negotiations on the closure of the B.757 programme. In the conversion of commercial aircraft, the division continued to feel the effects of lower business volumes and very low margins on civil contracts.
    New orders totalled EUR 3,230 million in 2005, vs. EUR 3,315 million in 2004, when it included the order for the second tranche of the Eurofighter worth approximately EUR 2,100 million. The main contracts in 2005 included, for the defence sector, the Eurofighter, Tornado, AMX, G.222 and JSF programmes, and for the civil market, those relating to the B.787, the ATR joint venture (which sold 80 aircraft), the Falcon 2000, the A 380, engine nacelles and the conversion of passenger aircraft for cargo use.
    The order backlog was EUR 6,865 million at 31 December 2005, with a significant portion relating to the Eurofighter (55%), B.787 (17%), C-27J (6%) and AMX (4%) programmes. The order backlog grew by EUR 1,490 million (+28%) vs. the end of 2004 to EUR 5,375 million, and is sufficient to cover around 80% of 2006 production. The headcount was 11,198, an increase of 467 on the headcount at the end of 2004 (10,731). Research and development spending totalled EUR 405 million in 2005, up from EUR 372 million in 2004.

  • Helicopters - AgustaWestland: through AugustaWestland NV and its subsidiaries (wholly owned since 30 November 2004), Finmeccanica is a leader in the global helicopter industry, alongside EADS (Eurocopter) and United Technologies (Sikorsky). At the end of 2004, AgustaWestland launched a plan to integrate the UK and Italian companies, with a view to improving operating profit to EUR 50 million upon completion of the process.
    Value of production came in at EUR 2,490 million, down 4% compared to 2004, because of differences in the value of the helicopters delivered, while both the number of units produced (+53%) and the value of technical and production support activities were higher than in 2004. EBIT came in at EUR 272 million, an increase of EUR 27 million vs. 2004 (EUR 245 million). This improvement was due to more technical support provided and the effect of measures implemented as part of the integration process, which in part offset the lower production mentioned above. The EBIT margin was 10.9%, up by around 1.5 percentage points compared to 2004 (9.4 %).
    New orders totalled EUR 3,712 million, up 105% vs. 2004 (EUR 1,808 million), partly thanks to the supply of the first tranche of the US101 presidential helicopter contract, worth around EUR 900 million.
    The order backlog was EUR 7,397 million, up 41% on the figure of EUR 5,238 million recorded at 31 December 2004. This is sufficient to cover 83% of 2006 production. At 31 December 2005, helicopters represented 65% of the order backlog, support activities 30% and engineering 5%. The headcount at the end of 2005 was 8,531, a decrease of 437 vs. the end of 2004 (8,968). Spending on research and development was EUR 436 million, compared to EUR 551 million in 2004.

  • Space – Alcatel Alenia Space, Telespazio: figures for 2005 include the first six months of activity of fully consolidated companies Alenia Spazio and Telespazio, and the following six months of activity relating to the two new joint ventures, Alcatel Alenia Space SAS and Telespazio Holding Srl, consolidated using the proportional method at 33% and 67% respectively. Figures for this year are therefore not comparable with those of the previous year.
    Alcatel Alenia Space SAS focuses on the design, development and manufacture of space systems, satellites, infrastructure and transport systems, and earth equipment, instruments and systems for civil and military applications. Telespazio Holding operates and monitors satellites in orbit, manages land stations, supplies telecommunications networks and services, multimedia applications and high added value, satellite navigation and earth observation services.
    The Galileo satellite navigation programme underwent some important developments in 2005: on 5 December 2005, an agreement was reached to base one of the two Constellation Mission Control Stations in Fucino, Italy. Furthermore, one of the two Performance Assessment Centres will be located in Rome. Furthermore, Giove A, the first of two prototype satellites, was launched on 28 December 2005. Lastly, on 19 January 2006, ESA and Galileo Industries Gmbh signed a contract worth approximately EUR 1,000 million to develop, produce and launch the first four satellites and the related earth infrastructure.
    Value of production came in at EUR 736 million in 2005, down around 5% on 2004 (EUR 775 million). EBIT was EUR 26 million, up EUR 3 million vs. 2004 (EUR 23 million). The EBIT margin rose from 3.0% in 2004 to 3.5%.
    New orders totalled EUR 599 million in 2005, down EUR 451 million vs. 2004 (EUR 1,050 million). The 2004 figure benefited, however, from the Cosmo-SkyMed contract worth around EUR 585 million awarded at the end of the year.
    The order backlog was EUR 1,154 million at 31 December 2005, down 18% compared to the previous year’s figure (EUR 1,413 million). This is sufficient to cover 74% of 2006 production. Manufacturing accounted for 59% (43% satellites, 16% infrastructure and equipment) of the order backlog at the end of 2005, with satellite services making up the remaining 41%. Research and development spending totalled EUR 79 million in 2005, down 19% vs. 2004. The headcount was 3,194 at 31 December 2005, compared to 3,260 at 31 December 2004.

  • Defence electronics - Galileo Avionica, Selenia Communications, OTE, AMS, Sistemi Navali Internazionali, Elsag, Datamat: the structure of the defence electronics business was changed significantly by the agreement signed at the end of April 2005 with BAE Systems. This led to: the creation of Selex Sensors and Airborne Systems SpA, controlled 75% by Finmeccanica and 25% by BAE Systems, which groups the activities of Galileo Avionica and Selex Sensors and Airborne Systems Ltd; the sale to Finmeccanica of BAE Systems' military and secure communications business, now part of Selex Communications, and the unfolding of the AMS joint venture with the return under Finmeccanica’s full control of the Italian operations, now Selex Sistemi Integrati.
    Since 4Q05, the business has also included Datamat, which operates in information & communication technology in defence, space and public administration, and the activities of Elsag and its subsidiaries, which in the first half of 2005, acquired the security division of Selex Communications and Space Software Italia from Alcatel Alenia Space.
    Given the different timescales of these operations, the change in the contribution of the new companies to the consolidated results and the unavailability of data relating to previous years for the companies acquired, 2004 and 2005 results cannot be compared on a like-for-like basis.
    This sector also includes Finmeccanica’s International Naval Systems division, which was transferred to Orizzonte Sistemi Navali SpA on 1 July.
    Value of production was EUR 3,324 million, up EUR 1,251 million (+60%) on the previous year, mainly due to the change in the basis of consolidation, and in particular the acquisition of UK avionics activities, as well as growth across all businesses in the sector, notably communications. EBIT was boosted by growth across all business areas, but in particular the larger basis of consolidation, and came in at EUR 269 million, up EUR 114 million vs. 2004, when the result was affected by one-off charges relating to the shift in the focus of the Information Technology sector. The EBIT margin rose from 7.5% to 8.1%, on the back of initiatives intended to increase efficiency and curb costs, and despite the consolidation of UK avionics activities, whose profitability was lower than the sector average. This area will seen an improvement over the next few years, through significant synergies resulting from the integration and rationalisation of the avionics business.
    New orders totalled EUR 4,627 million (EUR 1,931 million in 2004). The chief contributors were the DASS (Defensive Aids Sub System) order for Selex Sensors and Airborne Systems for the second tranche of Eurofighter. Selex Sistemi Integrati orders for the VTS phase II, FREMM and MEADS programmes worth around EUR 400 million also made a significant contribution.
    The order backlog was EUR 6,946 million at 31 December 2005, up by more than EUR 4,000 million vs. 31 December 2004, mainly because of the larger basis of consolidation. This is sufficient to cover 72% of 2006 production. Avionics accounts for around 60% of the total order backlog for the sector, with radar and command and control systems accounting for 20% and the communications business around 15%. The headcount was 19,786 at 31 December 2005, compared to 12,569 in 2004. Research and development spending was EUR 501 million, compared to EUR 329 million in 2004.

  • Defence Systems - OTO Melara, WASS and MBDA: demand in the defence systems business is highly cyclical. In the missile segment, global demand is now valued at around USD 18 billion a year. Supply in the sector is very concentrated, both in the US and in Europe. In early 2006, MBDA took a further step towards rationalising its supply structure with the acquisition of German group LFK. In land and naval defence systems, recent geopolitical developments could trigger the launch of a process to consolidate supply, which is still fragmented, particularly in Europe. Demand is growing in the underwater segment for advanced surveillance harbour protection systems and for systems to protect the main ships.
    Value of production was EUR 1,154 million, broadly in line with the figure for 2004. EBIT came in at EUR 112 million, up EUR 15 million vs. 2004, owing to more profitable activities and the benefits of efficiency programmes launched in previous years. As a result, the EBIT margin rose by more than a percentage point compared to the previous year.
    New orders totalled EUR 763 million in 2005. The main orders included the design and development of MEADS (Medium Extended Air Defense System) and the supply of missile systems for the new Italian-French multi-mission FREMM frigates.
    The order backlog was EUR 3,869 million at 31 December 2005, down 6% vs. 31 December 2004, and is sufficient to cover 95% of 2006 production. 66% of the order backlog relates to missile systems, 25% to land and naval defence systems and the remainder to underwater systems. Research and development spending totalled EUR 268 million, up 35% compared to EUR 199 million in 2004. The headcount was 4,104 employees at 31 December 2005, broadly in line with 2004.
    (Note that figures relating to the MBDA joint venture are consolidated at 25% using the proportional method.)