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Svelato il "Sea Typhoon", versione navale dell'Eurofighter
Eurofighter Naval Version "Sea Typhoon" Unveiled
Immagine computergrafica del Sea Typhoon, con le coccarde della Marina Indiana ed armato di missili antinave stand-off, sorvola la portaerei INS Vikrant. (Eurofighter)
Computer rendering of the Sea Typhoon, with Indian Navy’s roundels and stand-off anti-ship missiles, flies over the INS Viktant aircraft carrier. (Eurofighter)
Nel corso del salone Aero India 2011, il consorzio Eurofighter ha comunicato ufficialmente alcuni dettagli sugli studi iniziali condotti dalla BAE Systems in vista di una eventuale versione navale dell'EF 2000.
Questa prima fase ha compreso l'individuazione delle modifiche necessarie, simulazioni di pilotaggio ed incontri con i principali fornitori di parti dell'aereo. Gli studi hanno indicato che la conversione è possibile e si potrebbe procedere verso un cacciabombardiere imbarcato di notevoli capacità operative.
Il punto chiave di un Typhoon "navalizzato" è l'eccezionale rapporto spinta/peso che consentirebbe al velivolo di decollare da una portaerei senza usare la catapulta ma solo col trampolino, il cosiddetto "Ski-Jump”, ormai presente su molti vascelli di medie dimensioni. Approfondite simulazioni hanno dimostrato che l'aereo sarebbe in grado di decollare in questo modo, senza penalizzazioni in termini di carico bellico e carburante.
Il progetto base dell'Eurofighter contribuisce a ridurre le modifiche necessarie all'impiego del "Sea Typhoon" a bordo delle portaerei. La struttura generale del velivolo è particolarmente robusta, essendo stata dimensionata per gli sforzi del combattimento ad alta velocità. Sarà assolutamente necessario adottare un carrello d'atterraggio più robusto, un gancio d'arresto differente e rinforzi strutturali in corrispondenza dei vani carrello. Occorreranno anche modifiche ai propulsori EJ200.
Per ridurre la velocità di avvicinamento dell'aereo (ed il relativo peso all'atterraggio) lo studio prevede l'impiego di una variante dell'EJ200 con l'ugello a geometria variabile (thrust-vectoring). L'orientamento variabile della spinta dell'EJ200 (già provato al banco dall'Eurojet) può essere integrato con i comandi di volo dell'EF 2000 (Flight Control System digitale), permettendo al pilota di concentrarsi sull'appontaggio mentre il FCS gestisce autonomamente la posizione dell'ugello di scarico. La possibilità di variare l'orientamento della spinta dei motori contribuirà a migliorare ulteriormente la manovrabilità dell'Eurofighter, le prestazioni in volo di crociera, a ridurre i consumi ed a gestire meglio il volo con una configurazione di armamento asimmetrica.
Il pregio determinante di un eventuale "Sea Typhoon" sarà il 95% di comunanza con la versione “terrestre”. Le differenze saranno ridotte al minimo, consentendo di usare le stesse parti di ricambio e gli equipaggiamenti a terra nell’ambito della marina e dell’aviazione di una stessa nazione. Sensori, sistemi ed armi delle due varianti saranno uguali, riducendo l’impegno dell’addestramento dei piloti. Un altro vantaggio è che le due versioni seguiranno un percorso di aggiornamento comune, con le nuove capacità introdotte contemporaneamente negli esemplari della forza aerea e della marina. La versione navale dell’Eurofighter possiede tutte queste caratteristiche, senza compromessi in termini di prestazioni.

(NdR: il “Sea Typhoon” è chiaramente rivolto, a medio termine, alle esigenze della Marina Indiana. In base ai pochi dati a disposizione, si può presumere che l’EF 2000 navale possa decollare senza catapulta soltanto da portaerei di medie dimensioni - superiori alle 40.000 tonnellate - dotate di “Sky-Jump”. L’aggressivo programma navale indiano prevede la prossima entrata in servizio di due nuove portaerei di questo tipo: INS Vikramaditya - ex russa Admiral Gorkov – da 44.570 tonnellate, e la INS Vikrant da 40.000. La futura ammiraglia INS Vishal da 65.000 tonnellate non dispone di tarmpolino. Nell’era del getto, diversi aerei da combattimento navali sono stati convertiti con successo all’impiego da terra, come A-7 Corsair II, F-4 Phantom II e lo stesso F/A-18 Hornet. Per ora non ci sono esempi significativi del processo inverso.)

(Da un comunicato stampa Eurofighter Jagdflugzeug GmbH, Hallbergmoos, Monaco, Germania – 21 febbraio 2011)

At Aero India 2011 Eurofighter and partner company BAE Systems unveiled for the first time more details about the studies carried out for the initial definition of the navalised version of the EF 2000.
These studies have included the assessment of required design changes, piloted simulations to refine the aircraft’s handling qualities and discussions with key suppliers. The studies indicate that these changes are feasible, and would lead to the development of a world-beating, carrier-based fighter aircraft.
The most important element of the navalised Typhoon is that its exceptional thrust-to-weight ratio allows the aircraft to take off from a carrier without using a catapult but with a simple and much cheaper “Ski-Jump”. Detailed simulations have shown that the aircraft will be able to take off in this way with a full weapon and fuel loads.
The basic design of Eurofighter helps to minimise the modifications needed to allow a "Sea Typhoon" to conduct naval operations from a carrier. The aircraft’s structure is exceptionally strong, having been designed from the outset for the high dynamic loads associated with extreme air combat manoeuvring. The modifications required are limited and include a new, stronger landing gear, a modified arrestor hook and localised strengthening on some fuselage sections near the landing gear, as well as updates the EJ200 engines.
To reduce the aircraft’s approach speed and the resulting landing loads the study envisages the introduction of a thrust-vectored variant of the Eurojet EJ200 engine. Thrust vectoring (Engines with TVN have already undergone factory testing in the Eurojet facility) could be fully integrated into EF 2000’s advanced Flight Control System (FCS), allowing the pilot to focus on flying the approach path while the FCS manages the engine nozzle position. The ability to change the angle of the engines’ thrust will allow for a further enhancement in Eurofighter’s already outstanding manoeuvrability, supercruise performance, fuel consumption and the handling of asymmetric weapon configurations.
A key design driver for navalised "Sea Typhoon" is the commonality at 95 per cent with the land variant. Design changes are minimised, allowing for most of the spare parts and test equipment to be shared across a customer’s air force and navy fleets. The sensors, systems and weapons available to both variants will be common, allowing for a reduction in the aircrew training requirements. And in addition, the two variants will benefit from a common upgrade path – new capabilities will be available to both the air force and navy in similar timescales. A navalised Eurofighter can deliver this commonality, without compromising on capability.

(Editor’s Note: the “Sea Typhoon” is aimed, in the medium term, at the Indian Navy requirements. Without precise performance data, it is presumed that the naval EF 2000 would be able to take off - without using a catapult - from medium-size aircraft carriers, i.e 40.000 tons upwards, fitted with a “Ski-Jump”. The ambitious Indian naval programme includes two new aircraft carriers of this type: the 44,570 ton INS Vikramaditya, ex Russian Admiral Gorkov, and the 40,000 ton INS Vikrant. The future flagship 65,000 ton INS Vishal has been designed without a “Ski Jump”. In the jet age, many naval combat aircraft have been successfully converted to land-based use, such as the A-7 Corsair II, F-4 Phantom II and F/A-18 Hornet. However, up until now, there are no significant examples of the reverse process.)

(From a press release by Eurofighter Jagdflugzeug GmbH, Hallbergmoos, Munich, Germany – February 21, 2011)