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Dopo 229 anni una mongolfiera è tornata al Balôn di Torino

Il primo volo documentato a Torino – ed il secondo in Italia - avvenne l’11 dicembre 1783, quando il pallone aerostatico di tre soci dell’Accademia della Scienza di Torino, Roberto De Lemanon, Carlo Antonio Galeani-Napione di Cocconato e Giuseppe Amedeo Corte di Bonvicino, si sollevò da uno spiazzo tra le case del Borgo Dora. Com’è facile immaginare, l’esperimento destò una vivissima impressione nella popolazione della capitale subalpina.
Per i torinesi, dal giorno di quell’evento memorabile, quella zona della città si chiama semplicemente il “Balôn”. Più tardi, questo nome si è identificato con un attivissimo “mercato delle pulci” che si svolge proprio nel luogo della storica ascensione.
Duecentoventinove anni dopo, un aerostato è tornato a volare esattamente nello stesso posto, destando curiosità tra i passanti e profonde suggestioni nel più ristretto circolo dei cultori della storia dell’aviazione.
Dal maggio 2012, un grande pallone vincolato panoramico HiFlyer della società Avio San Michele, ha iniziato una serie di ascensioni di prova sollevandosi dalla propria struttura d’attracco realizzata nel Giardino Cardinale Michele Pellegrino.
Il pallone vincolato LTL 203T HiFlyer è prodotto dalla britannica Lindstrand Technologies Ltd. Peso massimo al decollo 3.693 kg, diametro dell’involucro - riempito di gas elio ed aria - 22,28 m, volume 6.000 metri cubi. L’ampia gondola a pianta ottagonale può trasportare fino a 30 persone più l’operatore.
Il volume massimo dell’involucro è fisso ma il volume dell’elio può variare secondo la temperatura ambientale e la pressione atmosferica. Per compensare queste differenze nel volume dell’elio, nella parte inferiore dell’involucro c’è una seconda camera, denominata “ballonet”, che contiene una quantità variabile d’aria. La separazione tra l’elio e l’aria è ottenuta con una sottile membrana di tessuto, il “bladder”.
Il sistema di sollevamento a verricello, realizzato dalla Lindstrand Technologies, consente di far salire il pallone in sicurezza e di farlo tornare a terra al termine di ogni ascensione.
La Avio San Michele conta di inaugurare presto un servizio di voli “panoramici” che consentirà ai coraggiosi passeggeri di ammirare, da un massimo di 160 metri di altezza, la suggestiva visione dei monumenti romani e barocchi del centro storico di Torino.

(Ndr: i palloni vincolati panoramici non sono una novità per l’Italia. Il primo fu installato a Bologna nel 2001. Si trattava di un Aérophile Aero 30 (modello 5500) immatricolato I-GOOD ed operato dalla Aérophile Italia. Nel 2003 questo pallone fu trasferito, per un breve periodo, a Roma. Un secondo pallone dello stesso tipo, marche I-RAIB ed operato dalla Euroair, fu installato a Napoli nel 2005. Nata nel 1993, la società Aérophile S.A., con sede a Chantilly in Francia, è stata l’antesignana nella costruzione e gestione di grandi palloni frenati per voli panoramici. Una cinquantina, di vari tipi, sono oggi installati nelle più belle località turistiche e nelle maggiori città del mondo, comprese Parigi, Berlino, Singapore, Hong Kong e Dubai.)

Nella foto: Lindstrand LTL 203T HiFlyer G-MICM, pallone vincolato panoramico della Avio San Michele, durante un’ascensione di prova su Torino. Giugno 2012. (Aeromedia)

(Aeromedia, giugno 2012)